Sono 40 gli anni di Franco Brienza, ma a giudicare dalle prestazioni sfoggiate in campo ne sembrerebbero quasi la metà. La vecchiaia per il numero 10 del Bari scorre felicemente: "Quarant'anni sono tanti - dichiara in conferenza stampa - anche se avrei preferito festeggiarli maggiormente con la mia famiglia. Mi sento ancora nel pieno delle forze, riesco ancora a dare il meglio di me stesso. Mi alleno con sacrificio, vado al massimo sapendo che al duro lavoro poi seguono risultati adeguati. Rispetto a qualche tempo fa ho anche più continuità e non era affatto scontato. Stando cosi le cose continuerà qui il mio percorso da calciatore, senza ombra di dubbio. In questi tre anni ho percepito tanto amore verso di me, sono entrato nel cuore della gente. Momento più infelice? Il non aver centrato la promozione in A".

Ha sorpreso tutti domenica scorsa in occasione del calcio di rigore non realizzato da Simeri. Avrebbe dovuto calciarlo lui, ma il senso di altruismo ha prevalso: "Da quel punto di vista sono stato altruista. Dovevo batterlo io, poi è toccato a Simeri. E' andata come è andata, pazienza. Per il resto la società ha puntato molto su di me, anche se prima di tutto il Bari è una squadra. Fortunatamente la partita è stata vinta. Il calcio, per il resto, lo considero una pura passione. Se possiamo definirlo un lavoro allora è il più bello del mondo. Io mi diverto ancora, sei pagato per restare in forma prima di tutto. La stagione più bella? Quella che nel 2005 riusci a portarmi anche in Nazionale. Ero a Palermo, fu il massimo per me". 

Franco Brienza avrebbe meritato un'altra carriera? Ecco la sua risposta: "Me lo dicono tanti, ma nel calcio ci sono tante situazioni diverse. Io ho fatto tanta gavetta, a differenza di quanto ora spesso si vede. Dovevi partire dal basso e cercare di imporsi. Ora arrivare in un grande club è più facile, ma rimanerci è sempre difficile. Guidolin? E' stato un maestro per me, ma anche altri sono stati importanti. Penso a Conte, Colantuono. In generale ho sempre avuto rapporti tranquilli e professionali". 

La C, adesso, è più vicina per i galletti: "La strada è quella giusta, ci stiamo comportando molto bene. Tuttavia, vincere non è mai scontato". 

Sezione: Bari / Data: Mar 19 marzo 2019 alle 18:00
Autore: Domenico Brandonisio
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