Oltre duecento chilometri per disputare una partita considerata casalinga solo sulla carta. Il Brindisi si prepara a viaggiare per la terza volta consecutiva e, dopo le trasferte in campionato contro Potenza e Cerignola, torna nella valle d'Ofanto tre giorni dopo il match contro i gialloblu. A causa dei lavori di rifacimento del manto erboso del "Fanuzzi" e per la successiva inagibilità dello "Iacovone" di Taranto, i biancazzurri tornano alle prese con la questione stadio: ad accogliere gli uomini allenati da Ciro Danucci in occasione della sfida contro il Monterosi è stato proprio il Cerignola che, grazie alla disponibilità di società e amministrazione comunale, ha concesso l'utilizzo del "Monterisi" pur bloccando preventivamente la presenza dei tifosi adriatici. La situazione, però, avrebbe fatto storcere il naso a molti tifosi biancazzurri che avrebbero preferito essere al fianco della squadra sperando - soprattutto - in una trasferta più ravvicinata. Nasce da qui, allora, la richiesta di un brindisino alla Virtus Francavilla e al suo presidente Antonio Magrì.
La lettera: «Spett.le Virtus Francavilla Calcio,
Mi rivolgo a voi oggi con una profonda preoccupazione e un senso di delusione. Capisco che ci siano motivi per non concedere l’uso del vostro stadio per diversi mesi, ma non consentire al Brindisi di disputare due partite in casa dopo che per due anni siete stati ospitati nella nostra città sembra eccessivo. Questa decisione non colpisce solo la società avversaria ma anche tutti noi, gli abitanti di Brindisi, che vi hanno accolto con ospitalità in quei due anni, permettendo a migliaia di vostri tifosi di assistere alle partite senza dover percorrere centinaia di chilometri. Ricordo bene il 2017, quando il Francavilla si trovava in una situazione simile a quella in cui si trova ora il Brindisi, con l’obbligo di ristrutturare lo stadio per partecipare alla Lega Pro. In quel momento, fu concesso loro l’uso del nostro stadio e la possibilità di giocare le partite casalinghe a pochi chilometri da casa, grazie all’ospitalità dei brindisini. Questo gesto di solidarietà e ospitalità ha permesso ai tifosi del Francavilla di seguire la propria squadra del cuore in modo più agevole. Ora, con i ruoli invertiti, sembra che questa cortesia non venga restituita. Mi rivolgo a nome del Presidente Magri e chiedo personalmente la disponibilità a concedere al Brindisi l’uso dello stadio del Francavilla per permettere ai tifosi di seguire la loro squadra del cuore dopo ben 33 anni di assenza dalla Lega Pro. So che ci possono essere questioni passate tra i presidenti delle due squadre, ma è fondamentale separare queste controversie da questioni che coinvolgono i tifosi e la comunità. I tifosi brindisini che nel 2017 hanno dimostrato un atteggiamento accogliente e sportivo non meritano di essere privati dell’opportunità di vedere la loro squadra giocare in un contesto più vicino. Questa è una richiesta che viene da tutti noi, tifosi di calcio e brindisini, che credono nella solidarietà e nel rispetto reciproco tra le comunità. Spero sinceramente che questa richiesta possa essere presa in considerazione e che possiamo trovare un modo per superare qualsiasi divergenza passata in modo da permettere a tutti di godere del calcio e dell’ospitalità che dovrebbe essere il cuore del nostro sport.
Alessandro Giosa».
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