Trentatré anni e non sentirli. E chissà, magari non sarà neppure troppo tardi per una convocazione in Nazionale, peraltro richiesta da un numero sempre più grande di tifosi ed appassionati di tutta Italia. Francesco 'Ciccio' Caputo oggi compie gli anni. La sua è una storia partita da lontano: nativo di Altamura, inizia la sua carriera calcistica in Prima Categoria con il Toritto, per poi passare in Eccellenza con l'Altamura. Nemo proheta in patria? Assolutamente no. I tanti gol nella Murgia gli fruttano l'approdo in un campionato professionistico: col Noicattaro, nella C2 2007/08, le sue 11 reti in 29 presenze gli valgono l'attenzione da parte di un certo Antonio Conte, disposto a portarlo al Bari nel 2008/09. Un acquisto decisamente indovinato: formidabile la coppia d'attacco con Barreto, 10 le reti siglate e tutte pesanti per la promozione in Serie A. Poi la sua carriera prosegue tra Siena e Salernitana: promosso in A coi toscani, retrocesso in Lega Pro coi campani, dove però mantiene una buona continuità realizzativa. In A, nel 2010/11, riesce a mettere a segno il primo gol nella massima serie contro il Cesena. Dal 2011/12 al 2014/15 resta saldamento in biancorosso: va sempre in doppia cifra, ma ad una parte della tifoseria (era rimasto fermo un anno anche per il caso calcioscommesse) non risulta apprezzato poiché ritiene che sotto porta possa dare un contributo più incisivo. Una considerazione che, col passare degli anni, verrà smentita: prima con la Virtus Entella (35 reti in 80 presenze) e poi con l'Empoli (42 reti, 16 delle quali in A, con tanto di promozione ottenuta sul campo). Ma è col Sassuolo di De Zerbi che Ciccio offre il meglio di sé: 21 reti in 36 presenze. Una crescita personale costante nell'ultimo quinquennio e che è sotto gli occhi di tutti: un orgoglio pugliese. 

Sezione: Serie A / Data: Gio 06 agosto 2020 alle 17:30
Autore: Domenico Brandonisio
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