Antonio Giulio Picci ha vestito, nella sua lunga carriera di calciatore, le maglie di Brindisi, Martina Franca, Brescia, Matera, Virtus Francavilla e Gravina. Nella sua esperienza al Bitonto, vera e propria sorpresa del girone H della Serie D, ha trascinato insieme al bomber Patierno i neroverdi ai playoff: ai microfoni di TUTTOcalcioPUGLIA.com, il centravanti ha raccontato la stagione vissuta agli ordini di mister Pizzulli ed ha presentato l’incontro col Taranto di Panarelli.
Nell’anno del ritorno in Serie D, il Bitonto ha disputato una stagione da record: qual è il segreto del vostro gruppo?
“E’ stato importantissimo mantenere l’intelaiatura della squadra dell’anno scorso: la fortuna ha voluto che diversi giocatori di questa squadra fossero cresciuti insieme come me, Patierno, Montrone ed Anaclerio. Un gruppetto già collaudato come il nostro ha aiutato poi, ai nuovi giocatori, di inserirsi a pieno regime e di sentirsi a proprio agio. Credo che questa sia una squadra fatta di veri uomini e credo che il gruppo sia stato il segreto del nostro cammino. Ci siamo compattati anche nei momenti difficili della stagione e ci siamo tolti grandissime soddisfazioni: abbiamo vinto al “San Nicola” contro il Bari, abbiamo battuto il Cerignola ed anche lo stesso pareggio col Taranto. Ho, addirittura, qualche rimpianto: per il cammino che abbiamo fatto, probabilmente meritavamo qualche punto in più”.
Come bomber Patierno, anche tu hai raggiunto la doppia cifra nel tabellino delle realizzazioni: qual è stata la rete più importante e più bella da te siglata in questa stagione?
“Sicuramente sia io che Chicco (Patierno, ndr) abbiamo realizzato gol pesantissimi e siamo felici per ciò che abbiamo fatto. Per quanto mi riguarda, la rete più importante e più bella è, sicuramente, quella realizzata col Bari. Ce ne sono state anche altre importanti per la squadra: il gol a Cerignola, ad esempio, è una di quelle oppure la rovesciata a Gragnano. Ci siamo tolti, sia io che Patierno, grandi soddisfazioni: lui è riuscito a vincere anche la classifica capocannonieri e sono felicissimo di questo. Tutto ciò, però, è stato possibile grazie al mister, ai miei compagni ed al presidente Rossiello: una persona splendida, non ci ha mai fatto mancare nulla”.
Siamo alla vigilia dei playoff dove, allo Iacovone, affronterete il Taranto: ti aspettavi qualcosa in più, dagli ionici, e dal Cerignola durante la stagione regolare?
“Più che aspettarsi qualcosa in più da Taranto e Cerignola, c’è stato il Picerno che è andato davvero forte. Credo che il Cerignola abbia avuto il ruolino di marcia giusto per vincere il campionato ma ha trovato, di fronte, un super Picerno; sicuramente il Taranto ha avuto troppi alti e bassi e da una piazza importante come quella ionica ci si aspettava un cammino diverso. Sono un avversario molto forte, una squadra di tutto rispetto e domenica sappiamo che sarà una sfida molto dura”.
I rossoblù avranno a disposizione due risultati su tre per passare il turno: che tipo di partita ti aspetti?
“A volte, avere due risultati su tre può essere un’arma a doppio taglio perché, a volte, può portarti a gestire un risultato, come il pareggio, fino alla fine. E’ una partita che si disputerà su 120 minuti, sono sfide molto lunghe ed imprevedibili e non è mai facile: noi lo scorso anno abbiamo vinto i playoff nazionali disputando la maggior parte delle partite in trasferta e riuscendo, poi, a vincere. Sappiamo come si fa: l’auspicio è di riuscirci anche domenica contro una squadra ed una tifoseria importante”.
Nella tua carriera hai, più volte, giocato contro il Taranto: qual è la chiave per uscire vittoriosi dallo “Iacovone”?
“Il mister la sta preparando bene, nei minimi dettagli: io ho avuto la fortuna di giocare contro il Taranto quando allo stadio c’erano 15.000 persone: mi ricordo ancora un Taranto-Matera, decisivo per la Serie C, con un palcoscenico straordinario. Non dobbiamo gestire nulla, bisogna giocare spavaldi: sono convinto che tutti quanti arriveremo preparati alla sfida e ce la giocheremo fino all’ultimo secondo, sempre col massimo rispetto verso gli ionici che sono una squadra temibilissima”.
Un bilancio sulla tua stagione: che voto ti daresti?
“Mi darei un voto alto: arrivare a doppia cifra, senza trasformare un rigore e senza avere continuità di gioco in un campionato difficile come quello della Serie D/H, rimane veramente un ruolino importante: questo è il 13° anno di fila che arrivo in doppia cifra e sono numeri importanti per un attaccante, come me, che vive per il gol. Ho dovuto coesistere con un attaccante come Patierno che è un grandissimo giocatore e che, secondo me, può ambire a categorie importanti. Per quanto mi riguarda, non devo dimostrare nulla a nessuno: per me, ripetermi con gli stessi standard degli scorsi anni è importante perché fa capire che sono ancora vivo”.
Picci-Bitonto: un matrimonio destinato a continuare oppure sogni una chiamata da una piazza come il Bari?
“Col Bari, ormai, è un capitolo chiuso: sono contento della loro promozione, non avevo dubbi. Sicuramente prenderanno degli attaccanti per la categoria com’è giusto che sia per tentare subito il salto in Serie B. Per quanto riguarda la mia esperienza col Bitonto, ho un rapporto straordinario col Presidente: ho dato a lui la mia disponibilità per rimanere qui ma, nel caso in cui non dovesse arrivare la riconferma, mi rimetterò in gioco con grande carisma, temperamento e la grinta che mi contraddistingue”.
Autore: Christian Cesario / Twitter: @otherside1993
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