Giuseppe Genchi, ex attaccante di Taranto e Monopoli, la scorsa estate ha sposato un nuovo progetto, quello del Potenza. Titolare inamovibile nello scacchiere tattico rossoblù, prima con Ragno ed ora con Raffaele, la punta di origini pugliesi fin qui ha trovato solo una volta la via del gol. Pesantissimo tra l'altro, perché decisivo contro il Siracusa.

Ieri un assist per lui nella gara di Coppa Italia Serie C contro la Juve Stabia, in un match vinto e che permette ai lucani di approdare al turno successivo. E, scherzo del destino, sarà proprio il Monopoli a sfidare il Potenza. Per rivivere quella che è stata la sua esperienza in biancoverde, ma non solo, TUTTOcalcioPUGLIA.com ha intervistato in esclusiva proprio Genchi.

Nel prossimo turno di Coppa Italia c'è il Monopoli: sfida insidiosa e che le rievoca dolci ricordi...
"Abbiamo visto in campionato quanto il Monopoli sia forte ed organizzato. Ha un allenatore molto bravo che sa sistemare la squadra in campo, ha giocatori di grande qualità. La Coppa Italia spesso viene messa in secondo piano, risulta più come un'opportunità per far mantenere in forma tutti i calciatori. Per noi non è importante quanto la Serie C, ma ce la metteremo tutta per passare il turno".

Dopo l'addio ai biancoverdi, come mai ha scelto il Potenza?
"A volte le scelte sono dettate anche da quelle che sono le volontà di chi ti cerca. C'erano altre occasioni per me, ma quando un club ti cerca con l'entusiasmo del Potenza e con tutte le parti a volerti fortemente... Beh, sicuramente meglio andare dove ti vogliono e non dove ti si avvicinano con i 'ma'. Anche perché solo in questo modo si può lavorare con estrema fiducia".

Oggi, a distanza di mesi, quindi reputa giusta la sua scelta. Come si è ambientato?
"Potenza è come Taranto. Una piazza che potrebbe essere complicata o fantastica, come oggi. All'inizio è stato difficile perché abbiamo vissuto un momento delicato. Anche perché il club veniva da un campionato vinto, con una squadra che non perdeva mai colpi. C'era un po' di scetticismo, perché qui la gente vive di calcio e ci resta male dopo le sconfitte. Adesso è arrivata una ventata di aria fresca, si vive bene e meglio. Questa città dà stimoli e voglia di giocare".

A parte il ko contro la Sicula Leonzio, che ci può stare, otto punti in quattro gare parecchio complicate. Un buon bottino...
"Dopo l'inizio negativo, fare otto punti in quattro partite con il clima un po' abbattuto non era facile. Ci siamo ripresi alla grande e da questo nuovo clima si trae solo benificio. A livello morale ci alleniamo meglio, fiducia e qualità vengono fuori. Obiettivi? Crescono man mano che passano le giornate. Se si può puntare ad altro lo scopriremo, ma dobbiamo prima pensare alla salvezza".

E' vero dell'interesse del Taranto nei suoi confronti in estate?
"Sì, è vero. E' stato abbastanza chiaro, palese. Il loro interesse fa piacere, anche se il club milita in Serie D. E' una piazza importante, nella quale ho passato due anni fantastici. Loro sono attaccati a me perché lì ho fatto bene. Ma le priorità della vita personale sono diverse ed uno sceglie ciò che lo fa sentire meglio dal punto di vista professionale".

Sezione: Serie C / Data: Mer 31 ottobre 2018 alle 18:18
Autore: Dennis Magrì
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