L’emorragia di sconfitte non conosce fine per il Bari. Col Como non era facile dal principio: lariani ben messi in campo, tasso tecnico che va di pari passo con le ambizioni di promozione, partita portata in salvo con autorevolezza. Ma il vero problema rimane il Bari: anche quando prova raramente ad essere pericoloso non dà mai la sensazione di poter impensierire i propri avversari. Il nuovo ko maturato in Lombardia fa male proprio per questo: e laddove Puscas sbaglia, gli avversari puniscono. La differenza è nella qualità piuttosto che nella quantità. Il 2-1 finale si spiega così. Ed i playout sono sempre più una realtà.

GOL SBAGLIATO? GOL SUBITO… - Iachini mette in campo Bellomo e Pissardo subito, Aramu in avanti con la difesa a tre. Ma le occasioni sono solo degli avversari: al 12’ Strefezza sfiora l’incrocio dei pali, al 15’ Pissardo è  attento su un tiro-cross di Da Cunha, che ci riprova al 24’ con un rasoterra dalla distanza ma centrale. Tra il 36’ ed il 37’ la prima svolta del match: palla in avanti per Puscas che una volta in area spedisce il suo diagonale a lato. Quindi il vantaggio del Como: Cutrone va al cross Gabrielloni si inserisce ma è lasciato solo. Al 45’ Cutrone incrocia in area e Pissardo respinge. 

BIS E PUSCAS, MA NON BASTA. Al 49’ Cutrone è fermato in piena area da Zuzek e Pissardo. Poi girandola di cambi: si punta su Nasti, Achik ed Edjouma, senza dimenticare Morachioli. Al 58’ il raddoppio locale con ripartenza di Cutrone, palla che spiove in area per Da Cunha che beffa ancora una volta una difesa colpevolmente scoperta. In piena area non sbaglia. Poi si vede di più il Bari: al 59’ portiere locale attento su un colpo di testa di Puscas che al 90’ accorcia le distanze: fatale una mischia in area. Azione confusa con il rumeno che è il più abile di tutti a trovare il varco giusto. Ma la reazione è tardiva. Troppo.

Sezione: Primo piano / Data: Sab 13 aprile 2024 alle 16:01
Autore: Domenico Brandonisio
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