La cura Vivarini funziona. Eccome se funziona. Quattro partite, dieci punti conquistati e un cammino da grande. Il pareggio con il Monopoli e le tre vittorie consecutive con Picerno, Cavese e Ternana. Un crescendo per la formazione del tecnico abruzzese che ha esordito, 24 ore dopo il suo arrivo, con nel derby pugliese con il Gabbiano e poi ha cominciato a lavorare dando un’impronta, settimana dopo settimana, sempre più visibile alla sua squadra. A Picerno piccoli passi in avanti, con la Cavese la prima prestazione travolgente con il 4-0 rifilato ai campani e infine la vittoria con la Ternana con un atteggiamento da grande squadra. Attendista, senza rischiare, nella prima frazione e capace di far male nel secondo tempo, con la consapevolezza di chi sa aspettare, amministrare e poi colpire. Come è avvenuto con Sabbione, che ha messo in ghiaccio la partita. Sicuramente la gara più convincente, che lascia in dote una squadra che può sedersi al tavolo delle grandi del Girone C.

E non solo per ciò che si è visto sul rettangolo verde ma anche per la classifica, che ora dice quinto posto e soli punti dalla vetta. È indubbiamente ritrovato il Bari targato Vivarini: una squadra corta, intensa, che soffre molto meno rispetto al passato e capace di colpire. Cresciuta nel collettivo ma anche e soprattutto nei singoli. Il trio Sabbione-Di Cesare-Perrotta incomincia a funzionare, Costa è tornato il calciatore apprezzato negli anni passati e in avanti la coppia Antenucci-Simeri sembra ingranare pian piano. È rientrato Folorunsho, che ha trovato l’esordio in campionato dopo l’infortunio al menisco. E c’è ancora tanto da lavorare, ma la strada imboccata è finalmente quella giusta.

Sezione: Bari / Data: Mar 15 ottobre 2019 alle 15:00 / Fonte: Antenna Sud
Autore: Davide Abrescia
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