«È un Foggia che voleva fare il salto, voleva una prestazione diversa, lo sapevamo. La squadra ha cercato di fare, ma non ci siamo riusciti. Ci sono quelle partite dove speri di fare un’altra prestazione, ma non riesci. Si vede che magari non sono stato io bravo nel far capire quella che era la partita: me ne assumo le responsabilità».

La buona prestazione dei calabresi non cancella però le colpe degli undici rossoneri: «Arrivavamo in ritardo sempre, non abbiamo avuto le giuste reazioni. Non è un discorso tattico, sapevamo che il Cosenza ci avrebbe atteso sotto la linea della palla e che poi aveva giocatori di gamba, di ripartenza. È stato più demerito nostro, per quanto vada dato merito al Cosenza».

Come ripartirà la squadra dopo questo passo falso? Grassadonia è convinto: «Si esce con equilibrio, con lavoro. Sapere con gran maturità che non abbiamo fatto bene,  che abbiamo sbagliato la cosa più importante: l’approccio alla gara. Noi dobbiamo essere bravi sempre a mettere davanti la cattiveria agonistica e la bravura che abbiamo, se facciamo il contrario pagheremo dazio contro chiunque. La B non è un campionato che ti perdona la mancanza di determinazione e cattiveria».

Sezione: Foggia / Data: Sab 20 ottobre 2018 alle 19:28
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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